IL VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE

24.10.2013 22:15
VOLONTARIATO: IL VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE
Il volontariato di protezione civile organizzato è riconosciuto dall'art. 11 della L.225/92 tra le componenti operative del Servizio Nazionale della Protezione Civile.
Una capillare presenza del volontariato di protezione civile organizzato e qualificato potrà contribuire a migliorare la risposta del Sistema di Protezione Civile, attese le criticità che interessano la gran parte dei 409 Comuni calabresi, in termini di rischio e di morfologia del territorio.
Il volontariato di protezione civile organizzato può essere impiegato in attività di previsione, prevenzione e soccorso, nella fase di superamento dell'emergenza, e in esercitazioni.
In emergenze di protezione civile i volontari devono intervenire su richiesta delle Autorità preposte e con il coordinamento delle medesime.
A livello comunale e/o intercomunale spettano ai Comuni le funzioni connesse all'impiego del volontariato di protezione civile, sulla base degli indirizzi nazionali e regionali, nonchè la vigilanza sulle relative attività (art. 108 D.Lgs. 112/98 - art.122 L.R.34/2002).
 
L'attività di volontariato non deve perseguire fini di lucro o di vantaggio personale, e deve essere svolta in forma spontanea, gratuita e per fini di solidarietà.
 
I singoli cittadini che intendano prestare attività di volontariato di protezione civile attraverso un'organizzazione di volontariato riconosciuta, possono orientare la propria scelta in funzione:
 
delle organizzazioni legalmente costituite nel territorio di appartenenza e dei fini da queste perseguiti dai rispettivi statuti associativi (o dai regolamenti dei gruppi comunali);
delle esigenze del territorio in relazione ai rischi presenti su di esso;
del tipo di attività specialistica di protezione civile che si intende svolgere come volontario;
del tipo di disponibilità che si intende fornire come volontario (a livello comunale, provinciale, nazionale, internazionale).
 
Il volontariato di protezione civile organizzato è riconosciuto dall'art. 11 della L.225/92 tra le componenti operative del Servizio Nazionale della Protezione Civile.
Una capillare presenza del volontariato di protezione civile organizzato e qualificato potrà contribuire a migliorare la risposta del Sistema di Protezione Civile, attese le criticità che interessano la gran parte dei 409 Comuni calabresi, in termini di rischio e di morfologia del territorio.
Il volontariato di protezione civile organizzato può essere impiegato in attività di previsione, prevenzione e soccorso, nella fase di superamento dell'emergenza, e in esercitazioni.
In emergenze di protezione civile i volontari devono intervenire su richiesta delle Autorità preposte e con il coordinamento delle medesime.
A livello comunale e/o intercomunale spettano ai Comuni le funzioni connesse all'impiego del volontariato di protezione civile, sulla base degli indirizzi nazionali e regionali, nonchè la vigilanza sulle relative attività (art. 108 D.Lgs. 112/98 - art.122 L.R.34/2002).
 
L'attività di volontariato non deve perseguire fini di lucro o di vantaggio personale, e deve essere svolta in forma spontanea, gratuita e per fini di solidarietà.
 
I singoli cittadini che intendano prestare attività di volontariato di protezione civile attraverso un'organizzazione di volontariato riconosciuta, possono orientare la propria scelta in funzione:
 
delle organizzazioni legalmente costituite nel territorio di appartenenza e dei fini da queste perseguiti dai rispettivi statuti associativi (o dai regolamenti dei gruppi comunali);
delle esigenze del territorio in relazione ai rischi presenti su di esso;
del tipo di attività specialistica di protezione civile che si intende svolgere come volontario;
del tipo di disponibilità che si intende fornire come volontario (a livello comunale, provinciale, nazionale, internazionale).